Mi chiamo Luciano e sono il Presidente dell’Associazione CAAP che si occupa principalmente di Adozioni a Distanza, ma che cura anche la bottega con i prodotti del commercio equo-solidale che si trova nel Centro Parrocchiale di Zanè. In queste righe proverò a raccontarvi perché la vendita di questi prodotti sia per me un’importante priorità.
Siamo stati i primi nell'Alto Vicentino a provare e proporre il commercio equo e solidale, dopo essere entrati in contatto con alcuni responsabili della cooperativa “La Tortuga” di Padova.
Sicuramente non eravamo degli esperti, ma questa proposta di vendita di prodotti fatti dai contadini poveri del Sud del Mondo si abbinava molto bene ai nostri progetti di bambini adottati a distanza, molte volte proprio figli di poveri contadini sfruttati da ricchi proprietari terrieri del posto.
Ci incuriosiva molto questo innovativo metodo di distribuzione e vendita di prodotti, soprattutto per come era impostato il trattamento economico che questi contadini ricevevano: non solo non venivano sfruttati, ma ricevevano per i loro prodotti molto di più rispetto alla filiera tradizionale. Inoltre avevano l'opportunità di differenziare la coltivazione dei prodotti non operando più in un regime di monocultura, ma potendo coltivare anche prodotti che servivano a garantire la sussistenza delle loro famiglie. Inoltre, i coordinatori del progetto erano consapevoli che il raccolto poteva andare male per mille motivi e che i pochi mezzi che i contadini possedevano non garantivano sempre un raccolto abbondante, per cui era stato introdotto un sistema di prestito solidale per l‘acquisto di nuove sementi per la nuova produzione. Questo meccanismo evitava che i contadini si indebitassero e, non potendo restituire il debito, perdessero le loro terre, andando così ad ingrossare le fila delle persone che vivono nelle periferie delle città.
Molti anni sono passati ormai dall'inizio di questo movimento che nel tempo si è evoluto in cooperative presenti ormai sia nei Paesi in via di sviluppo che qui da noi. Tuttavia i principi di base sono rimasti gli stessi e sono stati creati dei marchi di garanzia che certificano che questi prodotti sono stati coltivati con metodi biologici e senza sistemi di sfruttamento umano e del territorio.
Tornando alle mie priorità concrete, vorrei parlarvi della mia colazione. È molto semplice: tè con i biscotti. A prima vista niente di strano o eccezionale, ma per me diventa qualcosa di importante che mi rasserena ogni mattina.
La colazione di solito è la prima cosa che facciamo all'inizio della giornata, e cosa c'è di più bello che farla con dei prodotti buoni? I biscotti con le gocce di cioccolato per me sono i migliori e mi piace inzupparli nel tè al bergamotto perché aumenta il loro sapore. Questa mia semplice azione diventa importante perché genera sicurezza, stabilità e benessere a cooperative formate da famiglie contadine che vivono in Paesi in via di sviluppo: persone che altrimenti si troverebbero in difficoltà e spinte dal sistema verso lo sfruttamento.
Per me, questo modo di fare colazione è diventato un buon modo per iniziare la giornata dove si intrecciano la bontà dei prodotti con la solidarietà sia verso altri esseri umani che verso la natura, in questo modo tutelata e preservata.
Buona colazione con i prodotti del commercio equo a tutti!
Luciano Sella