Quando un proverbio non basta

Dice il proverbio "Dai un pesce ad un uomo e lo sfamerai per un giorno, insegnagli a pescare e lo sfamerai per tutta la vita". D'accordo, ma non è così semplice!
Spesso i coltivatori che necessitano di vendere le proprie merci non hanno facile accesso al mercato, per diversi motivi:

  • Distanza delle coltivazioni dalle città dove avvengono gli scambi
  • Difficile accesso alle informazioni sui prezzi e sul mercato
  • Mancanza di formazione e consapevolezza dei propri diritti
  • Scarsa abitudine a organizzarsi in gruppi.

Accade quindi che il produttore sia costretto a fare riferimento ad un intermediario e sottostare alle sue regole, senza possibilità di contrattare prezzo e condizioni a suo vantaggio. I prezzi corrisposti oscillano in base alla situazione del mercato e si rivelano di molto inferiori a quanto necessario per garantire i fabbisogni di base dei produttori e delle loro famiglie. I coltivatori si ritrovano quindi vincolati a situazioni di povertà, che posso portare alla vendita dei terreni e la migrazione verso le città, fino allo sfruttamento come braccianti e al lavoro minorile.

Commercio Equo e Solidale: pari dignità tra produttori e consumatori

Il Commercio Equo e Solidale agisce su questi meccanismi, inserendosi come filiera di importazione diretta dai coltivatori, concordando un prezzo che riconosca il giusto valore del lavoro e sia sufficiente a coprire le necessità dei produttori, oltre a prevedere un contributo solidale per promuovere il loro sviluppo tramite i piccoli investimenti necessari. I coltivatori vengono organizzati in associazioni o cooperative locali, a cui viene assicurata la copertura delle necessità di base, quali entrate stabili, accesso a servizi di credito, educazione, assistenza medica, formazione tecnica.

Esempio tipico è la cooperativa El Guabo in Equador, nata nel 1987 quando un gruppo iniziale di 14 piccoli coltivatori di banane decise di riunirsi in associazione ed esportare i propri frutti tramite la rete del Commercio Equo e Solidale. El Guabo ora è composta da produttori di tutte le province del Paese, a cui garantisce un prezzo equo e concordato, supporto tecnico, logistico, scolastico e medico. Li guida inoltre nella riduzione dell'impatto ambientale in conformità alle richieste della certificazione biologica e aiuta le diverse comunità a realizzare progetti con valenza sociale come, ad esempio, scuole dell'infanzia per i figli dei coltivatori.
El Guabo assicura così ai consumatori una filiera trasparente, tracciabile, una coltivazione biologica e frutta di qualità.

Nella Bottega del Mondo CAAP di Zanè, parte della Cooperativa Unicomondo, trovi ogni due settimane le banane eque e solidali. Passa a provarle!

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