Lettera dal presidente dell'associazione Caap

Carissimi Padrini e Madrine,

non mi è facile scrivere una lettera di augurio inerente la solennità della Pasqua, festa della resurrezione e della vita.
Il periodo triste che stiamo attraversando non aiuta né stimola gioia e serenità in noi: ci martellano in testa piuttosto i numeri molto alti dei morti che ogni sera ci incollano alla TV… 430...501...480... tutte persone care che noi umanità ferita non abbiamo potuto accompagnare nel loro ultimo tratto di vita. Triste, molto triste! Sono situazioni che scavano dentro noi sensi di angoscia, di impotenza e di fragilità, lasciandoci sgomenti, a volte increduli.

Purtroppo anche le notizie che ci arrivano dai nostri Progetti in Brasile, Ecuador e Perù non sono positivi, anzi ci mostrano come ancora una volta i poveri stiano pagando il prezzo più alto in questa pandemia, costretti, per la loro condizione economica, a continuare i piccoli lavori precari di sempre "condannati" ad essere esposti a contaminarsi facilmente con questo virus e a contaminare di conseguenza a loro volta.

Tutti i nostri referenti parlano di una crescita dei poveri, soprattutto nelle zone urbane dove é aumentato il numero di persone che vivono notte e giorno in strada chiedendo qualcosa da mangiare. La situazione e molto peggiorata in quest'anno difficile: le nostre scuole sono diventate centri di assistenza famigliare, ormai non solo per le famiglie dei bambini che frequentavano, come avveniva all'inizio, ma si sono allargate a portare aiuto a tutte la comunità attorno e ci ringraziano molto per i contributi che inviamo. Nel concreto sono le vostre offerte cari Padrini che diventando in questo periodo, generi di prima necessità contribuiscono a sostenere molte famiglie ridotte allo stremo per la mancanza del lavoro e l'insufficiente assistenza pubblica.

Noi come Associazione ci stiamo impegnando parecchio in un rinnovamento strutturale al nostro interno, anche coinvolgendo i Progetti per darvi più notizie e facendovi più partecipi sulle varie attività svolte sia da noi che dai progetti con cui collaboriamo.

Come già vi aggiornavo nel giornalino che avete ricevuto per Natale, abbiamo predisposto un'applicazione che potete scaricare sul vostro cellulare sulla quale potete vedere, quasi tutti, la foto del vostro figlioccio, i versamenti fatti e le news principali della nostra associazione. Inoltre è ormai pienamente operativo e costantemente aggiornato il nostro sito internet dove potete trovare tutte le informazioni relative alla nostra associazione, tutte le attività e progetti seguiti e una ricca pagina di informazioni dall'Italia e dal Mondo sempre aggiornata. Infine, altro impegno appena concluso è stato la creazione di una nostra pagina Facebook: è un modo attuale per sponsorizzare, informare e divulgare a persone sempre nuove tutto quello che stiamo portando avanti come associazione con grande impegno, serietà e determinazione.

Stiamo facendo tutto questo per cercare di allargare il numero di persone che ci sostengono nei Progetti, bisogno ce n'è tanto e questi sono anni difficili anche per noi, e per questo chiedo a quanti tra voi è pratico nell'uso dei social e di internet, di poter aiutarci a divulgare le nostre attività e a farci conoscere alle vostre "amicizie".

In molti possiamo fare grandi cose, non lasciamoci distruggere da questa pandemia, uniamoci!

A nome di tutti i volontari dell'Associazione CAAP vi ringrazio per tutto quanto fate e continuerete a fare assieme a noi e auguro buona e Senta Pasqua di resurrezione a tutti Voi.

Con simpatia,
Luciano Sella
(presidente associazione Caap)

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Il progetto "Taller Maria Auxiliadora" è arrivato al termine del sesto ciclo di formazione

Il 2 marzo come Associazione abbiamo incontrato Angelo e Patrizia, responsabili del progetto che sosteniamo in Perù. È stato un momento di confronto che ci ha permesso di fare il punto sulla situazione di questo progetto.

Com'è la situazione economica e sociale in Perù?

In oltre 25 anni di vita in Perù abbiamo visto migliorare la situazione generale, ma il Paese rimane segnato da forti disuguaglianze e corruzione; la capitale Lima (10 milioni di abitanti) rimane la meta principale di ricerca di opportunità, anche per le persone dei monti dalla Sierra, dove ci troviamo noi.

In cosa consiste il progetto, che l'Associazione CAAP sostiene dal 2000?

Il progetto fa parte delle missioni dell'Operazione Mato Grosso. Si tratta di una casa per ragazze adolescenti, che offre la formazione scolastica secondaria affiancata da un laboratorio di cucito e ricamo. Le ragazze provengono da famiglie in situazioni di povertà o disagio, vivono insieme in comunità e ricevono un’educazione anche in termini di valori umani e cristiani.
Rimangono per i cinque anni della scuola secondaria e le adozioni a distanza dei padrini dell’Associazione CAAP coprono parte delle spese. Quest’anno terminerà il sesto ciclo di formazione e l’aiuto dei padrini e delle madrine verrà utilizzato per regalare a ogni ragazza una macchina da cucire per facilitarne l’autonomia economica.

Che riscontri avete sui risultati di questo percorso?

Non è raro che veniamo contattati dalle nostre ragazze ora adulte e con famiglia. Constatiamo in queste occasioni che la formazione professionale e umana ricevuta le ha aiutate ad inserirsi nel mondo del lavoro, non necessariamente nel settore tessile. Per noi è una gioia vederle ricordare con nostalgia l'esperienza passata con noi.

Come ve la siete cavata con le restrizioni per il Covid?

Anche il Perù, per cercare di affrontare la pandemia, ha imposto restrizioni e chiuso le scuole. Fortunatamente, dopo un primo periodo di attività a distanza siamo riusciti gradualmente a riaprire la casa a piccoli gruppi di 7/8 ragazze a turni di 30 giorni, evitando così tutti gli spostamenti e diminuendo le occasioni di contagio.

Cosa avete in programma per il vostro prossimo rientro in Perù?

Ora ci aspettano nuove sfide, tra cui un nuovo progetto nella zona di Pomallucay, fermo restando che le ragazze di Tinti saranno seguite fino al termine dell’anno scolastico e poi lasciate partire, sempre con la loro macchina da cucire!

CAAP, associazione nata nel 1989, è un’associazione di volontariato che ha lo scopo di dare un aiuto concreto ai giovani del Sud del Mondo che si trovano in situazioni di difficoltà attraverso le adozioni a distanza.
Sono ormai molti anni che parliamo e proponiamo le nostre Adozioni, eppure lunedì 2 novembre una signora ci ha stupito per la motivazione che ci ha dato scegliendo di aderire ad uno dei nostri Progetti.

Quali sono le motivazioni che spingono ad adottare bambini a distanza?

Dopo le consuete domande, anche relative all'effettiva trasparenza sulla gestione dei soldi e il loro arrivo a destinazione a favore dei bambini, a cui fieramente abbiamo risposto che tutto andrà a beneficio dei bambini e che noi come Associazione non tratteniamo nulla, lei ci racconta perché aveva scelto di aderire alle nostre Adozioni a distanza:

“Ho una figlia ed ogni giorno sentiamo sui canali televisivi, sui social e anche tra ragazzi a scuola, affermazioni contro la povera gente che lascia la sua terra, cultura e famiglia per arrivare da noi in questi viaggi della speranza, non lo troviamo giusto e allora per dare un esempio diverso abbiamo deciso come famiglia di aderire all'Adozione.
In questa scelta ci ha aiutato molto il sentirvi parlare in chiesa della vostra associazione dopo la messa domenica scorsa e vi ringrazio per questa opportunità.”

L’Adozione a Distanza di un bambino povero come mezzo per contrastare la superficialità che molte volte ci circonda e per preservare quei principi umani di solidarietà, per molte persone validi ancora oggi.

Bello! Ammetto che sono stato doppiamente felice.

Madrina: Monica Zanrosso

Come aderire ai nostri progetti di adozione a distanza


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