Cari amici, 

In occasione della Giornata Mondiale del Commercio Equo e Solidale 2021 vogliamo ribadire, senza presunzione, che il movimento del Commercio Equo e Solidale ha una soluzione alla crescente disuguaglianza, alla povertà radicata, alla discriminazione di genere, alla distruzione ambientale. La ripresa dalla pandemia offre al mondo la possibilità non solo di ricostruire meglio, ma anche di ricostruirsi in modo più equo.
Non possiamo semplicemente tornare alla vecchia normalità, quella che ha lasciato milioni di persone indietro e sta distruggendo il nostro pianeta. Abbiamo l'opportunità di riavviare le nostre economie in un modo più equo e sostenibile.

Una transizione verde e sostenibile deve sostenere un futuro economico resiliente. Le politiche che garantiranno che le nostre economie siano adatte al futuro sono le stesse che ci aiuteranno a riprenderci da questa pandemia.
Come umanità, affrontiamo un'immensa serie di crisi. Facciamolo insieme per costruire un domani equo e sostenibile. Un domani in cui resilienza economica, equità sociale e sostenibilità ambientale vadano di pari passo.

#IONONTORNOINDIETRO

#BuildBackFairer

Associazione botteghe del mondo Italia

Dice il proverbio "Dai un pesce ad un uomo e lo sfamerai per un giorno, insegnagli a pescare e lo sfamerai per tutta la vita". D'accordo, ma non è così semplice!
Spesso i coltivatori che necessitano di vendere le proprie merci non hanno facile accesso al mercato, per diversi motivi:

Accade quindi che il produttore sia costretto a fare riferimento ad un intermediario e sottostare alle sue regole, senza possibilità di contrattare prezzo e condizioni a suo vantaggio. I prezzi corrisposti oscillano in base alla situazione del mercato e si rivelano di molto inferiori a quanto necessario per garantire i fabbisogni di base dei produttori e delle loro famiglie. I coltivatori si ritrovano quindi vincolati a situazioni di povertà, che posso portare alla vendita dei terreni e la migrazione verso le città, fino allo sfruttamento come braccianti e al lavoro minorile.

Commercio Equo e Solidale: pari dignità tra produttori e consumatori

Il Commercio Equo e Solidale agisce su questi meccanismi, inserendosi come filiera di importazione diretta dai coltivatori, concordando un prezzo che riconosca il giusto valore del lavoro e sia sufficiente a coprire le necessità dei produttori, oltre a prevedere un contributo solidale per promuovere il loro sviluppo tramite i piccoli investimenti necessari. I coltivatori vengono organizzati in associazioni o cooperative locali, a cui viene assicurata la copertura delle necessità di base, quali entrate stabili, accesso a servizi di credito, educazione, assistenza medica, formazione tecnica.

Esempio tipico è la cooperativa El Guabo in Equador, nata nel 1987 quando un gruppo iniziale di 14 piccoli coltivatori di banane decise di riunirsi in associazione ed esportare i propri frutti tramite la rete del Commercio Equo e Solidale. El Guabo ora è composta da produttori di tutte le province del Paese, a cui garantisce un prezzo equo e concordato, supporto tecnico, logistico, scolastico e medico. Li guida inoltre nella riduzione dell'impatto ambientale in conformità alle richieste della certificazione biologica e aiuta le diverse comunità a realizzare progetti con valenza sociale come, ad esempio, scuole dell'infanzia per i figli dei coltivatori.
El Guabo assicura così ai consumatori una filiera trasparente, tracciabile, una coltivazione biologica e frutta di qualità.

Nella Bottega del Mondo CAAP di Zanè, parte della Cooperativa Unicomondo, trovi ogni due settimane le banane eque e solidali. Passa a provarle!

Per saperne di più:
https://www.altromercato.it/it_it/ctmagrofair/

Associazione Centro Attivo Aiuto al Prossimo (C.A.A.P.) ONLUS
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